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Descrizione
Partiti da Anfo, abbandoniamo subito la statale svoltando a sinistra in via Santa Petronilla seguendo le indicazioni Maniva - Baremone. La nostra andatura da tartaruga pare quasi irriverente, forse irrispettosa, al cospetto della salita che ci conduce al passo. Le scritte bianche che tappezzano l’asfalto con toni ironici (riconducibili a qualche gara di ciclismo su strada) ci fanno sorridere e magari ci caricano un po’, dandoci quella leggerezza necessaria per affrontarla. Dopo 10km eccoci al passo Baremone. Impossibile non fermarsi ad ammirare dall’alto i suoi pendii solcati dalla serpentina di curve della strada immersi tra i colori autunnali. Poco dopo, in corrispondenza del rifugio Rosa di Baremone, termina la strada asfaltata. Dopo una breve pausa, proseguiamo seguendo le indicazioni per forte Cima Ora sulla destra. Deviazione obbligata quella al forte, la cui sommità si può raggiungere dopo un breve tratto di sentiero pedalabile. Attenzione a non imboccare la direttissima in discesa dal forte, il sentiero diventa una breve via ferrata. Ritorniamo al bivio per cima Breda, prendiamo il sentiero sulla sx che diventa subito un singletrack in lieve salita, da affrontare con cautela (magari bici in spalla). Tratto roccioso con piccolo tunnel nella roccia in corrispondenza della fine della prima citata ferrata. Si prosegue fino a un bivio in cui prendiamo la sinistra seguendo poi la strada forestale in lieve discesa. Arrivati all’abitazione, proseguire ancora giù per un breve tratto fino a incrociare un segnavia che ci indica cima Monte Breda sulla destra. Il pendio è decisamente ripido, ma si tratta di pochi metri, fattibili in maniera più comoda bici in spalla. Una breve e decisa salita ed eccoci alla croce che domina la ristretta cima erbosa sui 1504 m del Breda. Piccola sosta e si riparte sul sottostante sentiero. Ci attende la cresta col suo singletrack a tratti esposto e alcuni saliscendi che ci obbligheranno a pedalare. Il primo tratto di discesa lambisce la parte di bosco e si presenta subito proibitivo per i più. Servono doti trialistiche non da tutti su tale pendenza e terreno scavato sdrucciolevole. Optiamo per la conduzione a mano del mezzo, pochi metri dopo il sentiero rimane stretto, ma si fa via via più docile e divertente, fino a condurci nel fitto bosco, parte in assoluto più divertente da guidare. Sentiero vario, mediamente tecnico a tratti con qualche lieve rilancio, alternato a tornantini e tratti veloci. Ci godiamo il divertimento fino a un bivio che corrisponde col termine della cresta. Ignoriamo le indicazioni per Lodrone/Ponte Caffaro, svoltando a destra, direzione Sant’Antonio/Anfo. Divertentissimo oltre che veloce, quest’ultimo tratto di sentiero a mezza costa ci conduce fino a una chiesina a ridosso della statale, che siamo costretti a percorrere per qualche Km per tornare al parcheggio chiudendo così l'anello. NB : alcuni tratti del giro proposto sono esposti quindi da affrontare con la dovuta cautela oltre che con una buona padronanza della mountainbike.
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