Valbiandino - Rifugio Tavecchia
By admin
Voglia di natura. Voglia di esplorazione. Voglia di nuovi scenari. È ciò che ci spinge a sconfinare stavolta, recandoci presso la vicina Val Biandino, in terra lecchese. Partiti da Introbio, ci incamminiamo lungo il sentiero N 40, denominato Via del Bitto, antica via di collegamento tra Milano e Morbegno.
Il sentiero si snoda tra i boschi della vallata lungo il torrente Troggia, parallelo alla strada cementata che notiamo trafficata da parecchi fuoristrada adibiti al trasporto verso i rifugi a monte, modalità che ci lascia un po’ perplessi, noi preferiamo camminare!
Dopo quasi tre ore di cammino arriviamo sul verde altopiano in cui troviamo i rifugi Tavecchia e Val Biandino. La vista è spettacolare, il verde ci avvolge, così come il caldo torrido, che ci impone alla sosta prima del rientro. Per i più temerari i rifugi sono il punto di partenza per il Rif. Santa Rita (60 min), oltre che per diversi laghi alpini ai piedi del Pizzo Tre Signori che domina la valle, oltre che dei vecchi bacini minerari del Varrone.
Rinfrescata rigenerante nel torrente sulla via del ritorno (la medesima dell'andata) e il rientro a Bergamo è già più leggero

Percorsa
a piedi

Sentiero
Via del bitto N 40

Distanza
14,5 Km

Località
Valsassina
-
Tempo andata
03.00h
-
Tempo ritorno
02:00h
-
Partenza - Arrivo
Introbio (LC)
Piazza Carrobio -
Rifugi
Rifugio Tavecchia, Rifugio Valbiandino
-
Presenza di acqua
Si
-
Difficoltà
E - Escursionistico




E
|
Difficoltà: E - EscursionisticoItinerari su sentieri od evidenti tracce in terreno di vario genere (pascoli, detriti, pietraie…). Sono generalmente segnalati con vernice od ometti (pietre impilate a forma piramidale che permettono di individuare il percorso anche da lontano). Possono svolgersi anche in ambienti innevati ma solo lievemente inclinati. Richiedono l’attrezzatura descritta nella parte dedicata all’escursionismo ed una sufficiente capacità di orientamento, allenamento alla camminata anche per qualche ora. |